Il marketing dell’ignoranza

Paolo Guenzi, «Il marketing dell’ignoranza», Egea 2025.

In questo recente volume Paolo Guenzi, docente senior dell’Area Marketing della SDA Bocconi, propone un’interessante riflessione su una deriva sempre più evidente in tutti i settori della società che potremmo definire “elogio dell’ignoranza”.

Con sguardo esperto e a tratti ironico, Guenzi indaga l’ignoranza come vera e propria declinazione del marketing contemporaneo, arrivando a definirla fin dal sottotitolo come “un prodotto Made in Italy di straordinario successo”.

In tema di ignoranza, infatti, pare che il nostro Pese sia uno dei migliori luoghi al mondo per la sua ideazione, produzione, commercializzazione e consumo. Vengono messe in evidenza tendenze quali il prevalere del futile sull’utile – «la perdita della capacità collettiva di interrogarsi sulle vere priorità della vita» – oppure la massificazione dell’eccentricità – si premia il personaggio stravagante invece di quello competente, promuovendo «il successo dei senza qualità» – fino all’amazonizzazione delle aspettative: se l’autore non nega «i meriti di Amazon nel semplificare i processi e incrementare la produttività aziendale» evidenzia parimenti che questo meccanismo non può valere per le persone in quanto se «l’algoritmo ci propone acquisti simili a quelli che abbiamo già fatto, ci disabitua a scegliere e ci trasforma in soggettivi passivi, non solo come consumatori».

Infine, logiche e strumenti di marketing pensati per migliorare i rapporti fra le imprese e i loro clienti possono diventare nocivi per la comunità se diffusi su larga scala senza responsabilità e senso critico, plasmando «una società ipocrita che invece di promuovere valori quali l’impegno e la meritocrazia, regala gloria effimera, spesso immeritata, a soggetti mediocri». (© Gazzetta di Parma)