Blue Maqams

Anouar Brahem, «Blue Maqams», ECM 2017, 1 cd.

Frutto del percorso rappresentato dalla presenza ormai più che ventennale nel catalogo della casa discografica di Manfred Eicher, questo ultimo disco ideato e firmato da Anouar Brahem ci propone tutta l’originale qualità della sua vena creativa, capace di miscelare con gusto ed equilibrio le sue radici tunisine, che apportano alla sua musica la ninfa vitale della tradizione araba, e la musica di matrice occidentale. Un carattere quest’ultimo che viene gestito anche in questo disco dosando accuratamente gli equilibri strumentali della dimensione cameristica e gli sprazzi fantasiosi delle oasi improvvisative, complice un gruppo di affermati musicisti che affiancano il caratteristico suono dello oud di Brahem come Dave Holland al basso, Jack De Johnette alla batteria e Django Bates al piano. Personalità di primo piano, quindi, capaci di assecondare la vena creativa raccolta nella musica dello stesso Brahem restituendo spunti e rimandi originali e preziosi, sia accompagnando le morbide atmosfere tratteggiate dal ruolo centrale rivestito dalle corde dello oud – come nell’iniziale “Opening Day” o nella successiva e intensa “La Nuit” – sia segnando in maniera più marcata il clima di brani come “Blue Maqams” che titola l’album o ancora la finale “Unexpected Outcome”, dove l’aspetto ritmico e armonico occidentale si fonde in maniera coinvolgente con i profumi espressivi dell’oriente di Brahem, invitando a ribadire l’ascolto dell’intero album più volte, giusto per apprezzare tutte le preziose sfumature sparpagliate nei nove brani qui raccolti. (© Gazzetta di Parma)