Lines

Carlo Cattano Quartet, «Lines», Fonterossa Records 2020, 1 CD.

Le linee evocate dal titolo di questo lavoro discografico realizzato dalla formazione capitanata da Carlo Cattano si rivelano all’ascolto liberi tragitti, tracciati lungo direttrici disegnate nell’alveo di un jazz al tempo stesso personale, stimolante e rassicurante.

Un mondo sonoro al quale, oltre al suono scuro del sax baritono e al timbro vellutato dei flauti dello stesso Cattano, contribuiscono con bella affinità anche Paolo Sorge alla chitarra, Alessandro Nobile al contrabbasso e Antonio Moncada, diviso tra batteria e percussioni. Un quartetto che ci invita a intraprendere un viaggio che parla di panorami variegati, declinati in dieci stazioni che divengono soste stilistiche differenti, segnate una dopo l’altra da rimandi suggestivi ma, al tempo stesso, ben riconoscibili.

Un materiale musicale che trova una declinazione particolarmente interessante nell’intreccio timbrico di volta in volta proposto, capace di ritagliare oasi solistiche nelle quali ogni compente di questa formazione incontra una sua dimensione in primo piano.

Un carattere che emerge sia in occasione delle composizioni dall’atmosfera più connotata – si senta, per esempio, il clima orientaleggiante del brano “Line 3” – sia in quei frangenti dove è il dialogo a divenire elemento centrale del discorso musicale.

Un equilibrio, quello tra dimensione solistica e assieme strumentale che, lungi dal rivelarsi elemento contraddittorio, restituisce in più occasioni la cifra più caratteristica di questo lavoro.

Un modello in questo senso lo possiamo trovare in “Line 10”, brano che chiude l’album con un variegato gioco timbrico intrecciato con un andamento ritmico la cui elasticità propone un passo assieme leggero e intrigante, il tutto sviluppato su un tessuto compositivo ancorato a una solida tradizione jazzistica contemporanea, sulla base della quale lo stesso Carlo Cattano – autore di tutte le composizioni e degli arrangiamenti – ha plasmato la sua musica e il lavoro del suo ensemble. (© Gazzetta di Parma)