Sketches Of The 20th Century

Franco D’Andrea, «Sketches Of The 20th Century», Parco della Musica Records 2023, 1 CD

Dal punto di vista musicale il XX secolo è stato sicuramente un ricchissimo crocevia di linguaggi, generi e tendenze, fiumi sonori ed espressivi variopinti e variegati, capaci di scorrere placidamente in direzioni parallele e anche molto distanti, così come di incontrarsi, confluire l’uno nell’altro in maniera ora più placida ora più impetuosa, creando mescolanze sempre diverse.

Un orizzonte frastagliato e mutevole, dunque, che Franco D’Andrea ha saputo osservare in profondità, scandagliando questa complessa vitalità stilistica con quella consapevole e feconda curiosità che da sempre connota la sua musica e che ha saputo racchiudere ancora una volta in questo recente lavoro discografico titolato significativamente “Sketches Of The 20th Century”.

Un percorso – quello vissuto attraverso la lunga carriera di questo pianista e compositore che ha da poco superato gli ottant’anni di età – tratteggiato fin dagli anni giovanili del Modern Art Trio, passando per l’esperienza jazz-rock di Perigeo e le molte illustri collaborazioni artistiche successive, arrivando agli anni più recenti pieni di attività e iniziative, nel quadro delle quali si colloca appunto anche il presente disco.

D’Andrea ha coltivato questo progetto sulla scia dell’incontro con il compositore, orchestratore e pianista Eduardo Rojo, avvenuto nel 2015 quando il musicista spagnolo si aggiudicò per la prima volta il Barga Jazz Contest. Nel corso degli anni la collaborazione è maturata, culminando nel concerto tenuto nel giugno 2022 alla Casa del Jazz di Roma, base per questa registrazione.

I tredici brani qui raccolti – tra i più significativi citiamo “Triadic Fragments”, “Diminished Area 1 Expl” e “Six Bars” – offrono un universo espressivo variegato, che si nutre di rimandi che l’autore ha combinato spaziando liberamente tra atmosfere legate alle scuole novecentesche di area colta – dalla Seconda Scuola di Vienna a Darmstadt, passando per Satie e Stravinskij – e suggestioni jazz che vanno da Ellington a Davis, passando per Monk.

Al fianco del compositore di Merano troviamo, appunto, Eduardo Rojo agli arrangiamenti oltre a Tonino Battista alla direzione di una composita compagine strumentale che comprende il Jazz Ensemble – con artisti quali, tra gli altri, Tino Tracanna, Mirko Cislino e Roberto Gatto – e la duttile orchestra da camera PMCE-Parco della Musica Contemporanea Ensemble. (© Gazzetta di Parma)