Afternoons

Federica Michisanti Quartet, «Afternoons», Parco della Musica Records 2023, 1 CD.

Ormai solidamente entrata a far parte di quella schiera di musicisti del nostro Paese appartenenti a una generazione connotata da una fresca e originale creatività, Federica Michisanti raccoglie in questo suo ultimo disco l’esperienza maturata grazie a una consolidata frequentazione con il clarinettista e compositore francese Louis Sclavis, riconosciuto esponente di certa tradizione europea che miscela jazz e musica contemporanea di matrice eurocolta.

Una connotazione, quella rappresentata dalla fusione tra musica di derivazione afroamericana e stilemi classici, condivisa dalla stessa contrabbassista che, per dare forma alle sei composizioni a sua firma raccolte in questo lavoro, riunisce un originale quartetto chiamando attorno a se, oltre al clarinetto di Sclavis, il violoncello di Vincent Courtois – altro protagonista della scena francese che ricordiamo, tra l’altro, in una pregnante collaborazione con lo stesso Sclavis e con il violinista Dominique Pifarély di qualche anno fa – e la batteria animata anche di elettronica di Michele Rabbia.

La qualità principale di Federica Michisanti, al di là dei premi e dei riconoscimenti già raccolti, emerge da un’ispirazione musicale sempre variegata, nutrita da una sorta di concreta curiosità per mescolanze stilistico-compositive molto personali che si rivelano comunicative ma non scontate.

Caratteri, questi, che emergono anche dall’ascolto di questo album registrato nel febbraio dello scorso anno alla Casa del Jazz di Roma e capace di restituirci gli affiatati dialoghi che i quattro musicisti impegnati tessono brano dopo brano, segnando con denso passo interpretativo il carattere delle diverse composizioni.

Così, dalla ricerca tematica estemporanea che nasce a poco a poco dal timbro del clarinetto di Sclavis dell’iniziale “Two” si passa all’articolazione più strutturata ed evocativa della successiva “Sufi Loft”, per tornare al segno improvvisativo più serrato di “Not”.

Dopo l’ampio percorso offerto da “Nocturne/Spot”, con i suoi dodici minuti abbondanti il brano più lungo del disco, si arriva alle tappe finali rappresentate da “Be4 PM” e “Floathing”, composizione che chiude un disco plasmato dall’espressiva centralità del contrabbasso della Michisanti, arricchita dall’affiatata partecipazione dei suoi compagni di viaggio. (© Gazzetta di Parma)