All You Need Is Love

Solis String Quartet & Sarah Jane Morris, «All You Need Is Love», Irma Records 2022, 1 CD.

Prendi un quartetto d’archi come il Solis String Quartet, vale dire una compagine nata nel 1991 dall’incontro a Napoli di quattro musicisti, compositori e arrangiatori quali Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello), tutti accomunati da un’attitudine alla miscela stilistica che mescola classica, jazz, world music e pop. Aggiungi la voce duttile, calda e caratteristica di Sarah Jane Morris e immergi il tutto nell’immaginario ormai classico rappresentato dal repertorio delle canzoni del Beatles. Ecco che ritroviamo il clima piacevole ed immediato raccolto in un disco come “All You Need Is Love”.

Si tratta di un lavoro che riunisce alcuni dei più celebri brani firmati dalla coppia Lennon-McCartney, riletti attraverso gli arrangiamenti curati da Di Francia – violoncellista del quartetto, in questa occasione impegnato in qualche traccia anche alla chitarra – e segnati dalla cifra interpretativa dal chiaro segno soul della Morris.

Oltre al brano eponimo che apre l’album, troviamo canzoni come “Come Together”, “Helter Skelter”, “Hey Jude”, “Lucy in the Sky with Diamonds”, “Norwegian Wood”, “Strawberry Fields Forever”, “The Fool on the Hill”, “The Long and Winding Road” e “Yesterday”, completate da un “Lennon Medley” dal carattere strumentale che fonde i brani “A Day in the Life”, “Day Tripper” e “Across the Universe”.

Si tratta di interpretazioni che restituiscono una rilettura decisamente libera dei brani selezionati, alcuni dei quali immersi in atmosfere anche molto differenti rispetto i caratteri originali. Un dato che è stato declinato, traccia dopo traccia, anche grazie a variazioni ritmiche e timbriche che regalano a queste interpretazioni una matrice segnata da una piacevole ed eterogena personalità espressiva.

Caratteri racchiusi emblematicamente anche dalla copertina di questo disco, ideata dall’artista scozzese Mark Pulsford che ha rielaborato l’opera realizzata da Peter Blake per “Sargent Pepper’s Lonely Hearts Club Band” degli stessi Beatles, aggiungendo, oltre ai protagonisti di questo disco, eclettici riferimenti all’Italia come lo sfondo rappresentato da un’antica incisione dell’Ultima Cena di Leonardo, oltre a personaggi anche molto diversi quali, tra gli altri, Pino Daniele o Antonio Gramsci. (© Gazzetta di Parma)