Gato Barbieri

Andrea Polinelli, «Gato Barbieri. Una biografia dall’Italia tra jazz, pop e cinema», Edizioni Artdigiland 2023, pp. 420.

Pubblicato nello scorso luglio, il libro “Gato Barbieri. Una biografia dall’Italia tra jazz, pop e cinema”, rimedia con le sue 420 pagine a una significativa “lacuna storiografica”, per usare le parole di Vincenzo Caporaletti, autore della prefazione al volume.

Un libro prezioso, quindi, questa fatica di Andrea Polinelli, compositore, performer, docente e ricercatore che ha dedicato un accurato e articolato lavoro di ricerca e documentazione alla figura di un musicista per molti aspetti dai tratti decisamente personali se non unici come il sassofonista argentino Leandro “Gato” Barbieri.

Pagine che, oltre a rievocare le collaborazioni con compositori come Ennio Morricone e Luis Bacalov, o le incisioni e le tournée con artisti anche molto diversi tra loro come Carlos Santana, Pino Daniele o Antonello Venditti, ripercorrono la vita e le stagioni creative di un musicista capace, tra l’altro, di delineare l’indimenticabile atmosfera musicale del film Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci e di collaborare con altri registi quali Pier Paolo Pasolini, Marco Ferreri, Giuliano Montaldo.

Il volume riporta anche le voci di alcuni rilevanti musicisti italiani che hanno collaborato con Gato Barbieri ‒ tra i quali Enrico Rava, Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso, Danilo Rea ‒ alle quali si affiancano le dichiarazioni di significativi musicisti argentini come Jorge López Ruiz, Nestor Astarita e Carlos Franzetti.

Tra i tanti significativi contribuiti qui raccolti, vogliamo citare la testimonianza – ospitata nelle pagine del XX capitolo titolato “1969 – Su questa roccia un nuovo mondo” – di Michelle Barbieri, prima moglie del sassofonista e sua manager scomparsa nel 1995 dopo una lunga malattia, che si riferisce al periodo di realizzazione dell’album “The Third World”: «Un giorno Gato ha capito che per gli argentini il jazz è il tango, per i brasiliani il jazz è il samba, per gli italiani il jazz è un’altra cosa. Quando Gato ha capito questo è stata una cosa importantissima, fondamentale».

Completano il libro l’analisi musicale di alcuni dei dischi più significativi “di” e “con” Gato Barbieri, utili apparati quali una ricca selezione fotografica, indice dei nomi e bibliografia di riferimento, oltre a dodici trascrizioni inedite di suoi assoli realizzate dallo stesso Polinelli. (© Gazzetta di Parma)