The Next Step

Roberto Occhipinti, «The Next Step», Modica Music 2022, 1 CD

Uscito lo scorso 4 marzo, questo album rappresenta la sesta fatica discografica di Roberto Occhipinti, versatile contrabbassista, produttore e compositore nato sessantasette anni fa a Toronto in Canada. Dopo gli studi all’University of Toronto, Occhipinti ha intrapreso una carriera che lo ha portato a confrontarsi sia con l’ambito classico, sia con panorami musicali di matrice contemporanea e jazz. Ha collaborato con formazioni quali la Winnipeg Symphony Orchestra, la Hamilton Philharmonic, la Canadian Opera Company Orchestra oltre, in ambito contemporaneo, con l’Esprit Orchestra. Al tempo stesso ha suonato al fianco di artisti come, tra gli altri, Jane Bunnett, Jamey Haddad, Jovino Santos Neto, Don Byron, Uri Caine, fino agli italiani Enrico Rava e Stefano Bollani.

Un percorso artistico ricco, che confluisce nelle nove tracce che compongono questo disco restituendo una qualità musicale solida ed efficace. Una miscela di atmosfere e rimandi stilistici diversi, che uniscono con elegante naturalezza il clima coinvolgente di un jazz mainstream raffinato e coinvolgente a momenti più riflessivi, dove emerge il suono del suo strumento quale viatico espressivo denso e pregnante, indagato attraverso lunghe campate melodiche tracciate grazie all’uso dell’archetto.

In questo senso si colloca il segno espressivo del brano eponimo che apre il lavoro, ma in tutte le composizioni seguenti – a partire da “Emancipation Day”, passando dalla solitaria ballata “The Peacocks” di Jimmy Rowles fino all’omaggio a Jaco Pastorius rappresentato da “Opus Pocus” – il gioco stilistico alterna momenti più rilassati ad altri decisamente trascinanti.

Un’immediatezza alla quale contribuisce la brillante affinità che emerge dagli scambi con gli altri artisti che accompagnano il contrabbassista nelle sue peregrinazioni musicali: il pianista Adrean Farrugia e il batterista Larnell Lewis.

Due solidi musicisti che compongono un trio che rappresenta una dimensione strumentale di particolare interesse per lo stesso Occhipinti: «la formazione è da sempre una delle mie preferite, dal momento in cui ho iniziato a suonare il basso dopo aver ascoltato Ray Brown nel trio di Oscar Peterson per arrivare al classico trio di Bill Evans con Scott LaFaro fino alla collaborazione con il trio di Hilario Duran». (© Gazzetta di Parma)