Frisell e Morgan, e i dialoghi strumentali di «Epistrophy»

Bill Frisell – Thomas Morgan, «Epistrophy», ECM 2019, 1 CD.

Dalle note di copertina, questo lavoro viene identificato come il seguito di “Small Town” (2017), album che – come in questo caso – proponeva il duo composto dalla chitarra di Frisell e dal contrabbasso di Morgan. Un percorso che conferma la dimensione intima di un dialogo nel quale i due musicisti hanno saputo valorizzare la limitata varietà strumentale con una ricchezza espressiva di pregnante suggestione.

Basti pensare all’ideale contrappunto timbrico cesellato in “Lush Life” di Billy Strayhorn, piccola gemma tratteggiata dagli intrecci di note scoccate dalle corde di chitarra e contrabbasso. Una sapienza interpretativa che viene confermata nel seguente brano eponimo, ispirato omaggio a Thelonious Monk, dove i due musicisti dialogano con intensa affinità.

Nel complesso, il percorso di ascolto offerto da questo disco restituisce forse l’impressione di ascoltare una miscela musicale più navigata che ispirata, ma rimane un’impressione relegata alle prime note dei nove brani che compongono la tracklist dell’album.

Ogni traccia, infatti, ci restituisce dialoghi strumentali che, pur nella pulizia tecnico-strumentale espressa magistralmente dai due musicisti, riescono a offrire sprazzi di ispirata e pregnante espressività.

In questo senso, due esempi anche significativamente distanti per connotazioni stilistiche li possiamo ritrovare da un lato nel clima immediato e “country” del secondo brano – coinvolgente rilettura che passa da “Stream Wildwood Flower” a “Save The Last Dance For Me” senza soluzione di continuità – e che viene richiamato nel traditional “Red River Valley”, e dall’atro dalla rigorosa pulizia interpretativa di “Pannonica”, sempre di Monk.

Emblemi, questi, di un disco che offre un percorso di ascolto piacevole ma non scontato, il cui carattere raffinatamente raccolto è sottolineato dagli applausi lasciati a testimonianza della registrazione dal vivo realizzata nel marzo del 2016 la Village Vanguard di New York. (© Gazzetta di Parma)