Legno Madre

Marco Bardoscia, «LegnoMadre», Tǔk Music 2023, 1 CD.

Questo lavoro del contrabbassista e compositore salentino Marco Bardoscia – tra le produzioni discografiche vincitrici del bando “Puglia Sounds 2023”– rappresenta dichiaratamene la naturale prosecuzione di “The Future is a tree”, album uscito nel 2020 sempre per la Tŭk Music di Paolo Fresu.

Anche in questa occasione i dieci brani qui raccolti rappresentano una variegata riflessione sulla natura e sul rapporto dell’uomo con essa, elementi simbolicamente incarnati dal legno come espressione e sostanza fondamentale del nostro pianeta da un lato e per noi esseri umani dall’altro.

Come annota lo stesso Bardoscia, «il messaggio è ancora una volta quello di restare vigili per proteggere la nostra madre terra, il legno dei nostri amati alberi è un materiale “sacro” per il suo essere vivo, malleabile, duro e flessibile allo stesso tempo, per la sua capacità di proteggerci e scaldarci, per la moltitudine di impieghi che se ne possono fare».

Ma il legno è anche il materiale di cui sono fatti tutti gli strumenti di un progetto come il presente, capace di coinvolgere musicisti come Gabriele Mirabassi (clarinetto), Simone Padovani (percussioni), William Greco (pianoforte) e Dario Congedo (batteria), oltre all’affiatata compagine rappresentata dai solisti agli archi e ai fiati dell’Orchestra da camera di Perugia.

Un’alchimia strumentale dal segno caldo e pastoso, che attraversa di differenti climi espressivi che caratterizzano questo lavoro, a partire dal brano eponimo che apre l’album e poi lo chiude con una ripresa, incorniciano in un ideale abbraccio un mondo sonoro fatto di melodie morbide e sinuose e scarti ritmici variegati.

A parte “Lágrimas negras”, brano composto da Miguel Matamoros e qui interpretato dalla voce del cantautore romano Mannarino, e “Peace”, titolo arrangiato da Alfonso Girardo, tutte le restanti composizioni di Bardoscia offrono un significativo campionario della fantasia musicale di questo musicista, ora intento a plasmare con le corde del suo contrabbasso il passo riflessivo e lirico di un brano come “Sequoia”, ora impegnato a sparpagliare folate ritmiche che profumano di musica cubana o brasiliana nelle diverse composizioni che compongono questo «canto d’amore del legno (e di chi lo suona) per la madre Terra». (© Gazzetta di Parma)