“Black History”, un’energia immediata

World Spirit Orchestra, «Black History», Mario Donatone Network 2019, 1 CD.

La storia evocata dalla World Spirit Orchestra ha a che fare con l’Africa, con il gospel nato dagli schiavi nei campi di cotone, il blues plasmato tra i siti rurali e le periferie delle metropoli americane e la lotta per il riscatto del popolo afroamericano.

Tutto questo viene trasceso in una miscela di swing, rhythm & blues, soul e funk nella quale la coralità vocale e strumentale di questa formazione infonde un’energia immediata e trascinante.

Nato come una sorta di distillato dello spettacolo andato in scena lo scorso mese di dicembre sul palcoscenico del Teatro Trastevere di Roma, nell’ambito del quale è stata offerta un’ideale rappresentazione della storia della musica neroamericana, questo disco restituisce il racconto in musica di una passione che accomuna tutti i componenti della World Spirit Orchestra, ensemble di voci e strumenti nata alla Casa del Jazz di Roma nel 2011, guidata da Mario Donatone (direzione, arrangiamenti, pianoforte e voce) e Giò Bosco (voce), composta da Riccardo Biseo (arrangiamenti e pianoforte), Sonia Cannizzo (voce), Isabella Del Principe (voce), Luna Whibbe (voce), Angelo Cascarano (chitarra, basso e voce), Andrea Mercadante (tastiere e voce) e Roberto Ferrante (batteria e voce).

Il racconto inizia da “Halleluyah Time” di Oscar Peterson e Ray Brown, per poi prendere il largo tra brani tradizionali – “Jesus On The Mainline”, “Wade In The Water”, “Freedom” – e titoli firmati da autori-simbolo della storia del jazz come Duke Ellington (“Don’t Get Around Much Anymore” e “Come Sunday”).

Arrangiamenti serrati, ritmi incalzanti e ben rodati, impasto vocale affiatato, cifra strumentale efficace sono gli ingredienti che accomunano le dieci tracce che compongono questo disco, elementi valorizzati da un appeal immediato, forse a tratti un poco convenzionale ma nell’insieme sicuramente fresco e coinvolgente. (© Gazzetta di Parma)