The String Theory

Marcello Fera – Ensemble Conductus, «The String Theory», Simple Lunch, 1 CD.

Quello proposto da questo lavoro di Marcello Fera, compositore, violinista e direttore d’orchestra di origini genovesi, appare come una sorta di viaggio in un mondo musicale plasmato dal suono degli archi, declinato lungo un percorso stilistico che attraversa linee intrecciate tra passato e presente.

Un’offerta musicale che, giocando attraverso il titolo “The String Theory” con il mondo della fisica rappresentato dalla “teoria delle stringhe”, miscela suggestioni stilistiche che affiorano via via nel fluire delle diverse composizioni, aprendo all’ascolto un universo espressivo composto, al tempo stesso, da invenzione e memoria. Un panorama valorizzato dalla qualità esecutiva dell’Ensemble Conductus, compagine capace di esprimere una pasta timbrica di efficace espressività, segnata da una palese affinità interpretativa in grado di assecondare le suggestioni evocate dalle composizioni di Fera, declinate anche attraverso il suono coinvolgente del suo violino.

Brani quali, tra gli altri, la triade “Cellophania”, “Follephonia”, “Mnemophonia” ci accompagnato tra reminiscenze barocche e corelliane e flussi di matrice contemporanea di carattere reiterativo dal sapore minimalista, il tutto ravvivato da un’immediatezza comunicativa capace di mantenere la propria cifra anche quando viene attraversata, di tanto in tanto, da screzi dissonanti. Un lavoro, nel complesso, segnato da un’interessante originalità, che lo stesso Fera descrive così: «il colore e la tecnica degli strumenti ad arco sono per me elementi prediletti del fare musica che, con i colleghi dell’ensemble, ho imparato a declinare a modo mio: paradigma sonoro a cui destinare la scrittura ma anche a cui ricondurre musiche amate che, se pur nate in altri contesti e con altri timbri, ritrovano in questa dimensione una nuova possibile naturalezza.

È per questo che qui, insieme alle mie composizioni, sono presenti brani come Mazurka d’Doro (di Isidoro), colto dalla tradizione musicale appenninica tra Genova e il Po, o Flor Formosa, proveniente dall’arcipelago di Capo Verde». (© Gazzetta di Parma)