Note a margine

Luciano Rossetti, «Note a margine», mostra fotografica, Catalogo ASAV 2022.

Quello offerto da “Note a margine”, la mostra fotografica di Luciano Rossetti che è stata proposta dall’8 al 28 maggio dall’Associazione seriatese Arti Visive (ASAV), è un viaggio in un mondo di immagini in bianco e nero che racconta la musica jazz – ma non solo – attraverso i suoi protagonisti.

Classe 1959, Luciano Rossetti inizia a fotografare alla fine degli anni ’70. Collabora con la rivista Musica Jazz dal 1999 e con l’Eco di Bergamo dal 2004. Nel 2004 fonda con altri colleghi Phocus Agency, agenzia di fotografi specializzati in fotografia di spettacolo. Nel 2019 è tra i soci fondatori della AFIJ – Associazione Fotografi Italiani di Jazz, mentre la JJA (Jazz Journalists Association), l’associazione giornalisti e critici americani di jazz, gli ha conferito nel 2021 il “Best Photo of the Year Awards” e la nomination alla carriera.

Un percorso, quello di Rossetti, che il tracciato espositivo rievoca nei passaggi salienti e che trova nel catalogo della mostra stessa – aperto dalle belle parole di Pino Saulo – una declinazione scandita da atteggiamenti, posture e gestualità che ne definiscono le diverse tappe, vale a dire le sezioni che, via via, ci restituiscono lo carattere e l’idea dell’artista – oltre all’atmosfera del luogo che ospita quello o quell’altro festival o rassegna – riletti attraverso l’obiettivo di Rossetti, come una sorta di cronista o biografo musicale per immagini.

Così ritroviamo alcuni bambini che si tappano le orecchie di fronte al suono del quartetto di sax Ti Sha Man Nah a Clusone nel 2000 e davanti alla Kar Ces Brass Band a Cerkno nel 2014. O ancora vediamo Manfred Eicher ad Amburgo nel 2020 intento a indicare ad Arvo Pärt qualcosa fuori dall’inquadratura, cosi come sono intenti in indicazioni incrociate le braccia di Colin Stetson, Andy Moor e Yannis Kyriakides a Johann in Tirol nel 2016.

Ma i personaggi e le situazioni sono davvero tante e comprendono, accomunati dalla lettura in tandem di una partitura, Anna Maria Friman e John Potter (Gradisca d’Isonzo 2013) e Butch Morris e Shelley Hirsch, ritratti da Rossetti a Parma nel 2009 in occasione di un concerto tenuto nel maggio di quell’anno a Teatro Due e del quale conserviamo viva memoria. (© Gazzetta di Parma)